
L'A.M.P. Torre del Cerrano è istituita con decreto del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 21-10-2009, pubblicato in G.U. della Rep. Italiana n.80 del 07-04-2010.
Si estende fino a 3 miglia nautiche dalla costa e si sviluppa per 7 km dei quali 2,5 km di duna sabbiosa lungo la riva, dalla foce del torrente Calvano, che attraversa l'abitato di Pineto, fino al centro di Silvi, alla corrispondenza a mare della stazione ferroviaria. La superficie dell'A.M.P. è di circa 37 km quadrati e ricomprende una ristretta zona B, un quadrato di circa un km di lato di fronte a Torre Cerrano, una zona C di 14 km quadrati, che si sviluppa per l'intera estensione del fronte mare fino a circa 2 km dalla costa e un'ampia zona D, di forma trapezoidale, di circa 22 km quadrati fino al limite delle tre miglia.
Lo specchio d’acqua dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, presenta due tipologie ambientali ben distinte e in stretta relazione tra esse: i tipici fondali sabbiosi adriatici, che caratterizzano la porzione più estesa dell’area, e alcune parti di scogliere di fondo,determinate sia dai massi semisommersi dell’antico porto di Atri che dalle strutture sommerse dell’oasi di protezione marina provinciale, oltre che da alcuni affioramenti di formazioni geologiche conglomeratiche.
Nell’area è presente un buon numero di specie animali marine sia pelagiche che bentoniche e un piccolo ma nutrito contingente di specie vegetali. Oltre ai bellissimi esemplari di un piccolo e raro Gasteropodedell’adriatico, come la Trivia adriatica, e alle imponenti biocostruzioni della Sabellaria halcocki, nell’ambiente subacqueo dell’area protetta è facile imbattersi in svariate specie di pesci e molluschi tra i quali spiccano gronchi, spigole, sogliole e saraghi, che vivono a contatto con i fondali sabbiosi caratterizzati da estesi e importanti banchi di Chamelea gallina (vongola comune).